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domenica 22 marzo 2015

Le più belle poesie


Le più belle poesie 
si scrivono sopra le pietre 
coi ginocchi piagati 
e le mani aguzzate dal mistero. 
Le più belle poesie si scrivono 
davanti a un altare vuoto, 
accerchiati da agenti 
della divina follia. 
Così, pazzo criminale qual sei 
tu detti versi all'umanità, 
i versi della riscossa 
e le bibliche profezie 
e sei fratello a Giona. 
Ma nella Terra Promessa 
dove germinano i pomi d'oro 
e l'albero della conoscenza 
Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto. 
Ma tu sì, maledici 
ora per ora il tuo canto perché 
sei sceso nel limbo, 
dove aspiri l'assenzio 
di una sopravvivenza negata.


Alda Merini

(da "Vuoto d'amore")

giovedì 19 marzo 2015

Per un gioco di rime


Per un gioco di rime sì scoperte
vorrei arrivare a questa dolce grazia
che mi dà vie d’amore più deserte.
Che se tu mostri a me questa tua faccia,
allora allora avanzerò di brezza;
ma fa tu che mi vieti e non discaccia
questa tua e mia soverchia tenerezza
che tante volte prede pure abbraccia
giù nell’Inferno per dimestichezza
delle cose divine con l’Eterno.


Alda Merini

da Le rime petrose

Adulterio


Confessioni...


Parlando di vari manicomi ho saltato a piè pari volutamente gli orrori degli elettroshock ma adesso lo spiego…. Prima degli elettroshock si veniva riempiti di ossigeno, poi ti facevano iniezioni di curaro, veleno puro. Paralizzavano tutti i muscoli, la sensazione più tremenda che uno potesse provare: non si riusciva più a respirare.
La scossa elettrica poi riattivava il tutto, ma cancellava la memoria. La tensione metteva a dura prova il cuore, qualcuno non è più riemerso.

Alda Merini

da Confessioni di un poeta